Ennesima prestazione opaca della Juventus sconfitta dal Napoli. Cade l'alibi del non aver mai perso.
Lo abbiamo visto più volte: la Juventus fa un gol e la partita per la squadra torinese finisce lì. Più volte è arrivato il pareggio. Un record di pareggi, una montagna di inutili pareggi. Senza bel gioco se non molto raramente.
Sempre senza mordente, senza cattiveria, senza fame di vittoria. Sembra questa la Juventus di Thiago Motta.
Tranquilli, non si rimpiange Allegri. Si rimpiange la Juventus di una decina di anni fa. Una squadra che aveva sempre voglia di vincere e che lottava fino all'ultimo minuto.
La Juventus a 20 punti di distacco dalla capolista, con quasi un intero girone di ritorno da giocare, non la ricordavamo. Indecente. Sconfitta da un Napoli che, oltretutto - specie nel primo tempo - non è sembrato irresistibile. La Juventus, ancora una volta, ha tirato i remi in barca. Inaccettabile.
Un anno ormai da buttare come altri prima di questo. L'obiettivo migliore sarà qualificarsi in Champions per il prossimo anno vincendo, però, qualche partita.
La sconfitta di oggi, e doveva arrivare visto l'anticalcio messo in campo, segna la fine dell'alibi e il risveglio, i tifosi sperano, da un lungo sonno. Quale alibi? Quello di non aver ancora perso una partita in campionato. Adesso sì, è successo.
Sperare nell'esonero di Motta è inutile. La Juventus non esonera mai nessuno e piuttosto continuerà ad offrire pessime prestazioni.
Del resto Motta pecca di esperienza e si sapeva. Il mercato estivo - poco entusiasmante - è stato frutto delle decisioni di altre persone. La proprietà sembra presa da altre questioni.
Sembra ci sia poco da fare. Soffrire ancora senza poter far nulla o smettere di seguire e starsene sereni. Da anni noi abbiamo scelto la strada della serenità: si vince, si perde, conta poco. Ci fosse, però, almeno il bel gioco. Ci fosse la grinta. Ci fosse la fame di vittorie.
Non si vede nulla di tutto questo.
La Juventus è ridotta ad una squadra di provincia.
I bei tempi son finiti da anni.
Ardito
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