La politica italiana avrebbe solo da imparare da D'Annunzio

Dannunziano non è solo un aggettivo ma uno stile di vita basato su un complesso di valori estetici, morali e ideologici (sicuramente non era fascista, semmai imitato malamente dai fascisti).

Il termine "dannunziano" si riferisce principalmente alla figura e alla poetica di Gabriele D'Annunzio, scrittore, poeta, drammaturgo e uomo politico italiano che ha avuto un'influenza determinante sulla cultura italiana tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. "Dannunziano", dunque, non è solo un aggettivo che descrive lo stile letterario di D'Annunzio, ma racchiude anche un complesso di valori estetici, morali e ideologici che caratterizzano la sua produzione artistica e la sua figura pubblica.

Lo stile letterario e poetico dannunziano è incentrato sull’estetismo e sulla ricerca della bellezza come valore assoluto. D'Annunzio, infatti, sostiene che l'arte deve essere fine a se stessa (arte per l'arte), separata dalle preoccupazioni morali o politiche. Il suo pensiero estetico si collega in particolare al movimento del decadentismo, un'epoca che esalta il disincanto e la ricerca del piacere sensoriale come risposta a una realtà insoddisfacente.

La lingua di D'Annunzio è ricca, ampollosa e suadente, tesa a creare un'immagine iperbolica del mondo, un mondo che si contrappone alla prosaicità della vita quotidiana. La sensualità e l'esaltazione dell'individuo come protagonista assoluto sono temi ricorrenti nella sua opera.

Oltre all’estetismo, un altro aspetto fondamentale del "dannunzianesimo" riguarda l'idea dell'eroismo. D'Annunzio propone una visione del mondo in cui l'individuo è chiamato a realizzare se stesso in modo eccezionale, a superare le convenzioni sociali e morali. La figura dell'eroe dannunziano è quella di un uomo straordinario, capace di compiere gesti grandiosi, quasi sovrumani, come dimostra la sua stessa vita, segnata da imprese audaci come la celebre "Impresa di Fiume" e da un culto della personalità che sfiora il mito. Il concetto di "superuomo" che D'Annunzio promuove è fortemente influenzato dalle idee nietzscheane, dove l'individuo è visto come un creatore di valori, un vincitore delle debolezze della società

Il termine "dannunziano" assume anche una connotazione ideologica, legata all'impegno politico e al suo ruolo nel contesto storico italiano. D'Annunzio, infatti, non si limitò alla letteratura, ma divenne anche una figura pubblica di rilievo, sostenitore di ideali nazionalisti e interventisti. La sua figura divenne simbolo di una certa visione dell'Italia, che sposava il mito della grandezza nazionale e l’esaltazione della virilità. Il suo coinvolgimento nella Prima guerra mondiale, la sua partecipazione a battaglie ideologiche e politiche e la sua esperienza come "Duce" dell’impresa di Fiume lo rendono una figura controversa, che ha attraversato le sfere della cultura, della politica e della retorica bellica.

Gabriele D'Annunzio non può essere classificato in modo semplice come fascista, ma la sua figura e il suo pensiero hanno avuto un forte influsso sulla nascita e sull'evoluzione del fascismo italiano. La sua visione ideologica e politica, infatti, presenta elementi che sono stati poi ripresi dal movimento fascista, ma la sua posizione era più complessa e spesso distante da quella di Benito Mussolini che ad un certo punto lo considerò un rivale: D'Annunzio aveva grande fascino, consenso, carisma e popolarità. Mussolini basò il suo potere sulla violenza e il terrore.

Il termine "dannunziano" non è quindi solo un’etichetta letteraria, ma si estende a una visione complessa e multiforme della realtà, che comprende estetica, etica, politica e filosofia. D'Annunzio è stato un protagonista della sua epoca, un uomo che ha saputo coniugare arte e vita, creando un’icona che, ancora oggi, suscita riflessioni su temi come l'individualismo, l'eroismo e il rapporto tra arte e politica. La sua influenza si fa sentire in molti ambiti, dalla letteratura alla cultura popolare, e il termine "dannunziano" rimane legato indissolubilmente alla figura di un uomo che ha cercato di vivere al di là delle convenzioni della sua epoca.

Noi siamo dannunziani: amiamo la poesia di D'Annunzio, buona parte delle sue opere poetiche e ammiriamo con ardore il suo coraggio nell'intervenire immediatamente nelle situazioni più estreme e pericolose.

La politica italiana odierna avrebbe solo da imparare da D'Annunzio.

 

Ardito

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